Bologna, parte il progetto “San Vitale e San Donato siamo noi”

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Coinvolgere tutti i cittadini nella cura dei beni comuni  e promuovere nel contempo la partecipazione e l’incontro tra generazioni. E’ questo l’obiettivo del Progetto di Cittadinanza Attiva “San Donato e San Vitale Siamo noi”, promosso da Auser Bologna insieme al Quartiere San Donato – San Vitale, che partirà domenica 27 novembre mattina con una grande festa ai Giardini Sitta (via del Lavoro).
L’idea è di dar vita  a un percorso che, oltre a proporre azioni concrete, migliori la qualità dell’ambiente e stimoli, a partire dal dialogo, relazioni positive e solidarietà tra le persone, “un progetto multiforme –  come lo definisce il Presidente del Quartiere San Donato – San Vitale, Simone Borsari – che abbraccia tutte le generazioni, per lanciare un messaggio contagioso di propositività in ogni fase della vita”.

Quattro principalmente i luoghi coinvolti: i giardini Sitta e Più, in zona San Donato e i giardini Massarenti e presto anche Ghiberti, in zona San Vitale. “Spazi scelti accuratamente – ha spiegato la coordinatrice del progetto, Antonella Di Pietro (Auser Bologna) – attraverso una mappatura dei luoghi mirata a individuare le zone ‘strategiche’ da rivivere e ripopolare attraverso il coinvolgimento dei cittadini del territorio”.
Protagonisti, accanto ai volontari Auser e ai cittadini del territorio, gli studenti del Liceo Leonardo Da Vinci di Casalecchio di Reno (BO), che, nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, avranno così occasione di maturare un’importante esperienza formativa, di impegno civico e crescita civile.
Diverse le azioni che li vedranno impegnati. Dalla cura delle aree verdi coinvolte (in questa prima fase, il martedì pomeriggio il Giardino Massarenti e il giovedì i giardini Più e Sitta), per renderle più belle, vivibili e frequentate; all’organizzazione in questi spazi di feste ed eventi di animazione territoriale; alle attività di informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento di nuovi volontari, con particolare attenzione ai cittadini più fragili e soli, che potranno così partecipare attivamente alla vita della propria comunità.
Ma non è tutto. Grazie all’impegno della scrittrice Cira Santoro e dello psicologo Francesco Campione verranno coinvolti gli anziani del territorio in un percorso narrativo della città, dando continuità e ampliando un’azione già avviata insieme al Quartiere. L’idea è di raccogliere, attraverso lo storytelling e con il supporto dei giovani studenti, narrazioni biografiche e autobiografiche che contribuiscano a diffondere e restituire il giusto valore alla vecchiaia, che ribaltino l’idea della terza età come disvalore, come malattia, fragilità e chiusura.
Le storie, i racconti, le narrazioni andranno a confluire in un blog tematico, che rappresenterà quindi un’importante strumento anche per dare ulteriore diffusione al progetto e favorire il coinvolgimento di nuovi cittadini e volontari.
La partecipazione di questi giovani è il vero cuore di questo progetto  – ha sottolineato il presidente di Auser Bologna, Secondo Cavallari – il loro entusiasmo e il loro impegno sono fondamentali per coinvolgere la cittadinanza intera, attraverso un patto tra generazioni per prendersi cura insieme della propria comunità”

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